Oggi è ferragosto e noi per festeggiare: prendiamo l'aereo!
Già, è proprio così. La sveglia suona abbastanza presto, alle 4 in punto della mattina e dopo un check-out veloce, via verso l'aeroporio di San Diego. Una volta consegnata la macchina al noleggio ed avere preso il bus navetta eccoci al check-in che si svolge regolarmente e senza troppa fila. Riguardo le nuove regolamentazioni che limitano il bagaglio a mano a noi qui negli Usa, arriva solo il fatto che non si possono portare liquidi al suo interno, ma in compenso scopriamo che possiamo portare due colli. Molto bene, così posso dividere le cose importanti in due zaini distinti e portarmeli comunque in aereo. Soprattutto per non gravare sul peso del bagaglio principale che è al limite del peso consentito.
Il volo è tranquillo e dura circa 4 ore che con le 3 di fuso che ci sono di differenza tra la costa est e la costa ovest fanno circa 7 ore di orologio.
A new York arriviamo all'aeroporto JFK, nel Queens. La temperatura è abbastanza buona, perchè sembra che ci sia stato un bel termporale in mattinata che ha rinfrescato non poco l'aria.
Dopo avere speso un cinquantina di dollari di taxi e una mezz'ora di tempo nel traffico di New York, arriviamo al nostro hotel: il Grand Union. Siamo sulla 32° strada fra Lexington Avenue e Park Avenue. A due passi dall'Empire State Building e una quindicina di minuti da Times Square. Il personale dell'hotel non è molto amichevole, ma scopriamo in seguito che l'attitudine di new york è un poco diversa da quella della California e poi non sono indigeni; probabilmente russi. Una volta appoggiati i bagali andiamo a fare un giro per le strade fino a Times Square e i suoi dintorni per cenare infine da Mama Sbarro. Una specie di fast food all'italiana, dove c'è una buona pizza e un buffett di buona qualità che però noi abbiamo evitato in favore della più semplice pizza.
Ormai sono più delle otto di sera e scopriamo che la maggior parte dei negozi chiudono abbastanza presto e quindi ritorniamo in hotel a dormire.