Sveglia come sempre di buon'ora e colazione allo starbucks della libreria Barnes and Nobles di Flagstaff. Poi via verso il Grand Canyon dove arriviamo verso le 10 e 30 del mattino. Su consiglio del nostro amico Filippo facciamo il pass annuale per i parchi degli stati uniti. Con un costo di 50 dollari ci permette di entrare in tutti i parchi nazionali degli stati uniti fino alla fine di agosto 2007. Considerando che solo l'accesso al grand canyon costa 25 dollari a macchina e che sia lo Yosemite sia il Sequoia ne richiedono 20 ognuno, è sicuramente il caso di farlo, anche perchè spesso si può saltare una parte della fila. Comunque una volta entrati ci fermiamo subito a Mather point, dove facciamo la conoscenza con il Canyon. La scena che si presenta è a dir poco stupefacente. La vista ti lascia senza parole. Le distanze perdono qualunque significato. Da dove siamo noi fino al fondo del canyon ci sono più di 1500 metri di dislivello e per arrivare dall'altra parte bisognerebbe percorrere dalle 8 alle 16 miglia. In realtà sembrano molte meno. Dopo avere fatto qualche foto andiamo verso il visitor center che fornisce tutti i servizi principali fra cui un fornitissimo gift shop dove comperare vari gadget e ricordi, un ristorante, un supermercato abbastanza fornito, soprattutto per quanto riguarda il materiale da campeggio ed infine una specie di fastfood dove prepaprano dei buoni panin in tempi abbastanza brevi. Il ristorante abbiamo pensato di saltarlo direttamente visto che proponeva primi piatti abbastanza discutibili e dei secondi abbastanza impegnativi. Dopo avere mangiato ci siamo diretti verso il Grand Canyon Village che oggi è diventato soprattutto un +a zona residenziale, con la stazione del treno che arriva tutte le mattine da Williams, le stalle per i muli che fanno escursioni tutto il giorno e una serie di musei più o meno discutibili. Intendo dire che per loro tutto quello che ha più di 50 anni è degno di entrare in un museo, quindi trovi dalla zuccheriera usata negli anno '40 in quell'hotel, all'uniforme che indossavano le guide negli stessi anni fino ad arrivare allo script originale del film girato in quegli anni proprio in questi posti. Mah! Sti americani. Comunque merita un salto all'hermit's rest da fare con i loro pulmini gratuiti. Soprattutto è meglio prendere un poco di tempo per fermarsi a tutte le stazioni per vedere lo spettacolo meraviglioso offerto dal canyon. Se poi avete ancora un poco di tempo in più, è molto bello rimanere fino al tramonto per vedere la luce del sole che cambia completamente sia i colori sia i profili della vallata. Una volta usciti dal Grand Canyon dopo il tramonto noi ci siamo fermati nella steak House che trovate sulla sinitra appena usciti dal parco, proprio di fronte al cinema IMAX. Si mangia molto bene e le porzioni sono molto abbondanti. L'unico rammarico è nel servizio di pagamento. Quest'anno il dispositivo per il pagamento elettronico faceva un poco di bizze ed al momento di pagare si era creata una fila mostruosa di gente un poco imbestialita per la situazione. Secondo me è inaccettabile che in un posto del genere debbano avere un macchinino delle carte di credito con un tasto rotto che deve essere spinto con la punta di una biro. Visto che la clientela è prevalentemente di natura turistica. Se pensate di andarci munitevi anche di contanti, non si sa mai. Nel viaggio di ritorno verso Flagstaff, passando in mezzo al bosco abbiamo visto un paio di cervi nella penombra, uno di questi era molto vicino al margine della strada ed era munito di corna molto grosse. Come ogni vero cervo maschio. Se potete, fate attenzione perchè meritano di essere avvistati.