Incentivi EV in Cina. Tesla e i consumatori ringraziano

Nuovi incentivi statali da parte del governo cinese per l’acquisto di auto elettriche aiutano Tesla ed i consumatori. Tutto a vantaggio del clima e della sostenibilità.

Il governo cinese per incentivare la vendita di auto elettriche e spostare gli acquisti verso l’adozione di una tipologia di mobilità più sostenibile ha deciso di adottare una politica degli incentivi sull’acquisto di auto elettriche ancora più aggressivo.

Il premier cinese Li Leqiand ha annunciato martedì 31 marzo che il paese avrebbe esteso gli incentivi sull’acquisto per i “new energy vehicle” per altri due anni. Questa estensione punta a combattere gli effetti negativi che sono nati a seguito del fermo alla produzione di veicoli a seguito della pandemia di COVID-19. In questo modo si vogliono incoraggiare i consumatori ad acquistare veicolo elettrici e ad energia pulita nella volontà del paese di promuovere la sostenibilità ambientale.

In Cina, il termine “new energy vehicle” si applica ad ogni autovettura che possieda la capacità di ricevere energia tramite plug-in, atraverso una presa di corrente. Questo termine si riferisce ai veicoli elettrici a batteria (BEVs Battery Electric Vehicles), ai veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEVs Plug-in Hybrid Electric Vehicles) ed i veicoli elettrici a celle di combustibile (FCEVs Fuel Cell Electric Vehicles).

L’estensione degli incentivi porterà beneficio anche ai costruttori di veicoli elettrici che vendono o producono i loro prodotti in Cina. Tesla è una delle aziende che beneficeranno di questo periodo di incentivi più prolungato visto che sta continuando ad avere una sempre maggiore importanza in Cina, il più grande mercato dell’automobile al mondo.

Attualmente in Cina gli incentivi alla vendita vengono applicati ai veicoli elettrici con una autonomia pari o superiore ai 400km, circa 250 miglia. I consumatori che acquistano un’automobile elettrica che rientri in questo parametro ricevono un incentivo di 25,000 yuan (€ 3250) che va a diminuire il costo d’acquisto, dando ai cittadini una ragione in più per acquistare un veicolo elettrico invece di uno alimentato a combustibili fossili.

Anche in Italia ci sono degli incentivi sull’acquisto di un nuovo veicolo sia a elettrico che a combustibili fossili ma una parte di questo sconto è legato alla rottamazione di un vecchio veicolo. In questo modo si vanno a penalizzare le persone che abbiano intenzione di acquistare un nuovo veicolo senza averne uno da rottamare e di fatto si viene a perdere una parte del potere incentivante degli sconti.

In accordo con quanto riportato in un comunicato stampa di Ideanomics, una azienda che si occupa di facilitare l’adozione di veicoli elettrici commerciali, l’estensione degli incentivi fornirà anche agli operatori delle flotte ed ai produttori più tempo per assicurarsi finanziamenti dagli investitori. Il tempo aggiuntivo potrebbe anche consentire ai produttori di riprendersi dal calo nella produzione causato dalla attuale pandemia di COVID-19 che ha virtualmente afflitto tutti i produttori di automobili nel mondo nel primo quarto del 2020

L’aggiunta di questi incentivi potrebbe aiutare la Cina a recuperare da questa difficoltà economica causata dal coronavirus. Visto che molte parti dell’economia cinese sono state fermate per via dell’attuale propagarsi della pandemia, l’aumento degli incentivi che porterà ad una riduzione dei prezzi dei veicoli elettrici potrebbe incoraggiare i consumatori ad avvantaggiarsi dei prezzi più bassi delle automobili fino a quando questi saranno in vigore.

Oltre a questo, il governo cinese comincerà anche a spingere sulla sostituzione dei veicoli diesel con le emissioni maggiori in città cruciali come la capitale Pechino, una misura che consentirà di abbattere sensibilmente la quantità di inquinamento che viene riversato nell’atmosfera a causa dei veicoli diesel. I soldi spesi dal governo cinese saranno usati per cominciare a sostituire i veicoli diesel nelle grandi città che superano la soglia definita come Stage III. Queste nuove e più restrittive soglie dovrebbero privare le città con il traffico maggiore, come Pechino, dai veicoli pesanti alimentati a gasolio che rilasciano nell’atmosfera più di 2.1 grammi di monossido di carbonio per kWh di energia usata, come riportato da dieselnet.com.

L’aggiunta di questi standard di emissioni più stringenti ed aggressivi nelle grandi città dovrebbe limitare la quantità di inquinamento che viene liberato nell’atmosfera nelle aree dove la densità di popolazione è eccezionalmente alta, e dove ci sono più macchine sulla strada. Il ministero dell’ecologia e dell’ambiente ha implementato in Cina gli standard di livello IV per i carburanti nel luglio del 2019, una misura che è stata usata per ridurre l’utilizzo di carburanti di bassa qualità e ridurre la presenza globale di prodotti chimici dannosi nell’atmosfera, come riporta Reuters.

Il ministero riporta che i camion diesel rappresentano solo il 7.8% di oltre 300 milioni di veicoli, ma contribuiscono al 57.3% delle emissioni totali nell’atmosfera di biossido di azoto. Inoltre almeno il 75% del particolato in atmosfera viene prodotto dai camion diesel (fonte reuters).

Sforzi ulteriori per migliorare gli standard nel più grande mercato automobilistico potrebbero aiutare il mondo a lavorare verso forme più pulite di trasporto. La combinazione di incentivi su veicoli elettrici e linee guida più stringenti per quanto riguarda i camion diesel contribuiranno entrambe a creare un futuro più pulito in Cina, portando al contempo una spinta ulteriore all’economia cinese dopo che la pendemia di COVID-19 ha lasciato il segno in tanti modi diversi.

Fonte Teslarati By Joey Klender Posted on March 31, 2020